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Idros: Nella mitologia greca, (Ὕδρος Hýdros) era il dio primordiale dell’acqua. In alcune teogonie Idro era essenzialmente identico a Oceano, il fiume che circondava la Terra. Non aveva genitori: è emerso all’inizio dell’universo.
I capodogli (Physeter macrocephalus) sono i più grandi predatori del Pianeta e tra i più grandi cetacei che popolano il Mar Mediterraneo (arriva a misurare fino a 18m). La sua originalità fisica è data dalla testa imponente, che può costituire fino a un terzo della lunghezza totale del corpo. Al suo interno si trova un olio speciale chiamato “spermaceti”, la cui densità varia a seconda che sia più o meno riscaldato dal sangue, permettendo così al Capodoglio di regolare la propria galleggiabilità durante le fasi di immersione. Oltre a essere uno degli animali più grandi al mondo è anche uno dei più bravi apneisti, infatti può tuffarsi a profondità superiori a 2.000 m e restare sott’acqua per più di un’ora. Le loro grandi code emergono prima di una lunga e profonda immersione e sono caratterizzate da segni particolari unici, che ci permettono di identificare ogni singolo capodoglio incontrato.
Come tutti i grandi cetacei, questa specie risulta essere un importante bioindicatore e il suo monitoraggio è fondamentale per comprendere lo stato di salute dell’ecosistema marino. Purtroppo la popolazione mediterranea sta diminuendo di anno in anno e questa specie è considerata ENDANGERED, cioè a rischio di estinzione. Tra le minacce a cui sono principalmente esposti è necessario menzionare le collisioni con grandi imbarcazioni, il rumore sottomarino generato dall’attività umana (ad esempio per le prospezioni sismiche) e l’inquinamento.
IDROS è stato incontrato per la prima volta nel Golfo di Taranto nel 2020, insieme ad altri 5 individui adulti e uno un cucciolo. I capodogli femmine, infatti, di solito vivono in unità familiari di sette individui: ciascuna femmina, che sia o meno la mamma del cucciolo presente nel gruppo, si prende cura del piccolo in un fenomeno che prende il nome di baby-sitting. Da quel giorno aspettiamo sempre di ritrovare IDROS ma si sa quello dei capodogli è sempre un lungo viaggio. Dai dati raccolti fino ad ora abbiamo scoperto che alcuni individui del suo gruppo, Teti e Crio, avvistati per la prima volta nel 2016 nelle nostre acque sono stati avvistati anche in Grecia e nel Tirreno.
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Adottando Idros riceverai:
– il Kit di adozione personalizzato digitale (certificato di adozione e carta di identità con tutte le informazioni e le immagini dell’esemplare scelto);
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