Interreg BioTourS 2.0: Jonian Dolphin Conservation organizza il primo workshop a Taranto, Italia.
BIOTOURS 2.0 mira a sviluppare la citizen science come strumento per la tutela del mare e della biodiversità, supportando l'integrazione dei dati necessari alla ricerca scientifica sulla protezione dei cetacei.
Jonian Dolphin Conservation, capofila del progetto Interreg BioTourS 2.0, ospita il primo workshop di una serie di tre. Il workshop, in programma martedì 25 giugno, prevede la raccolta di dati in mare a bordo dei catamarani della Jonian Dolphin Conservation, seguita da una visita guidata al Centro di Educazione dei Cetacei Ketos - Taranto. Qui verrà discusso il ruolo della Citizen Science nella raccolta di dati per la salvaguardia della vita marina e dell'ambiente e verrà esposto il centro nato da una decennale campagna di monitoraggio in mare.
I workshop del progetto sono tenuti localmente da ciascun partner del progetto nel proprio Paese: Taranto, Italia (Jonian Dolphin Conservation); Sutomore, Montenegro (Innovation and Entrepreneurship Center Tehnopolis); Valona, Albania (Albanian Association of Geographers).
Il progetto intende aumentare la consapevolezza ambientale dei cittadini e del pubblico in generale attraverso la promozione di attività di citizen science. Intende inoltre cambiare la percezione dei ricercatori sui dati raccolti attraverso la citizen science, dimostrando un Modello in grado di impostare l'armonizzazione di procedure di monitoraggio e raccolta dati.
Il workshop di Taranto mira a condividere le buone pratiche sulla raccolta dei dati attraverso la citizen science, mostrando metodologie e tecniche che possono essere facilmente adottate nel processo di raccolta dei dati da parte dei cittadini. Inoltre, lo sviluppo di un piano congiunto di monitoraggio transfrontaliero dei cetacei da adottare anche nel Mar Adriatico, che includa il contributo attivo dei cittadini per promuovere la tutela della biodiversità, in conformità con le raccomandazioni dell'UE, aprirà la strada alla protezione dell'ambiente.
Il coinvolgimento diretto dei cittadini nello studio della ricerca e nella conservazione attiva della biodiversità può
contribuire alla raccolta e alla condivisione dei dati, applicando protocolli precisi, sottoposti a validazione
e di verifica, intensificando le banche dati ufficiali che sono il risultato del lavoro degli esperti.